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WHAT

Public Space

WHERE

Meina | Italy

CLIENT

Private

TEAM

Simonetti Architettura

Arch. Stefano Rosso

UNA NUOVA IDENTITà

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Inizialmente il destino di questo spazio urbano era destinato a parcheggi. A seguito di un lungo dialogo con il comune si è convenuto che fosse preferibile rivolgere il progetto alla comunità al fine di ridare una nuova identità e un nuovo valore urbano al lotto.

Il concept di progetto parte dalla volontà di ricucire una ferita urbana, un vuoto urbano attraverso l’inserimento di un nuovo fulcro urbano caratterizzato da una forte connotazione pubblica e dal rinnovato carattere identitario. L’obiettivo del progetto è anche quello di formulare una nuova relazione visiva con le due piazze prospicenti l’area di intervento. A partire da esse, due assi generatori determinano il disegno del nuovo giardino secondo una prospettiva centralizzata. Questi nuovi assi presentano direttrici nuove nel tessuto urbano. In questo modo il nuovo spazio pubblico rimane indipendente al contesto pur legandosi con esso.

OPPORTUNITA' URBANE

La demolizione di un edificio pericolante adiacente via Mazzini, in Meina, ha offerto la possibilità di investigare su come rifunzionalizzare un vuoto urbano e riconsegnarlo alla comunità. Attraverso una sinergia tra investitori privati, amministrazioni locali, sovrintendenze e team di progettazione è stata redatta una proposta di intervento che suggerisce l’apporto di nuova superficie pubblica all’interno del centro cittadino e trasformare l’area in una piazza urbana pubblica. Il lotto di intervento si trova contenuto tra due piccole piazze. Il nuovo giardino concluso si inserisce in questo asse rafforzandolo e apportando maggiore respiro e nuove possibilità di fruizione degli spazi pubblici.

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GIARDINO CONCLUSO

La nuova piazza è delimitata dai confini preesistenti fortemente frammentati che diventano quinte verdi. Particolare attenzione è stata posta nell’identificare il vecchio sedime dell’edificio. I due vasconi verdi laterali e la cancellata demarcano l’accesso al giardino concluso. Il filtro alberato coincide anch’esso con il vecchio confine. La rampa, che ha la stessa pendenza della strada, taglia in due lo scalone, rendendo l’area accessibile ai disabili e creando un intricato gioco di volumi.

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